Essere accusato di un reato da Codice Rosso non significa essere colpevoli

Ti è arrivato l’avviso del Pubblico Ministero che contiene l’accusa di un Reato da Codice Rosso?

Ecco cosa fare ⬇⬇⬇

*Attenzione: La tua situazione specifica verrà valutata in una prima chiamata conoscitiva*

I Reati da Codice Rosso sono commessi più frequentemente (ma non necessariamente) da un uomo contro una donna, come ad esempio:

Stalking

Violenza sessuale

Revenge Porn

Lesioni personali gravi

Maltrattamenti in famiglia

Questo tema è molto attuale a causa di fatti di cronaca e attenzione mediatica: non ci sono MAI state così tante accuse che si sono poi rivelate infondate.

Nel 2022 in Lombardia, il 50% delle accuse sono state archiviate.

Anche se l’accusa ti ha scioccato, non devi perdere tempo e devi fare la cosa giusta:

Impostare subito la strategia difensiva, senza perdere tempo e senza che esploda la bomba mediatica

*Attenzione: La tua situazione specifica verrà valutata in una prima chiamata conoscitiva*

IMPOSTA UNA SOLIDA

STRATEGIA DIFENSIVA

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CHIARISCI DEFINITIVAMENTE

LA TUA POSIZIONE

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EVITA IL CLAMORE

MEDIATICO

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Ma cosa sono i reati da codice rosso?

Si tratta di reati connotati da violenza fisica o psicologica, specie se commessi da un uomo in danno di una donna o all’interno del proprio nucleo familiare.

Rientrano in questa categoria di reati:

- i maltrattamenti in famiglia;

- Lo stalking;

- La violenza sessuale;

- Revenge Porn;

- Lesioni personali gravi.

Quando si parla di accuse per reati da Codice Rosso, si pensa che:

→ il pregiudizio sociale prevarrà sulla verità

→ sia impossibile difendersi

→ il procedimento sarà lungo e faticoso

→ il pregiudizio sociale prevarrà

sulla verità

→ sia impossibile difendersi

→ il procedimento sarà lungo e faticoso

Alcune testimonianze dei nostri clienti

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La prima cosa che devi fare per difenderti da un'accusa di reato da Codice Rosso

Qualsiasi reato da Codice Rosso è grave e l’accusa contenente una di queste fattispecie può portare a un forte shock emotivo: ciò significa paura, immobilizzazione mentale, sensazione di smarrimento e impotenza, incapacità di vedere una soluzione.

Qualsiasi reato da Codice Rosso è grave e l’accusa contenente una di queste fattispecie può portare a un forte shock emotivo : ciò significa paura, immobilizzazione mentale, sensazione di smarrimento e impotenza, incapacità di vedere una soluzione.

Ma c’è una buona notizia: non tutte le accuse sono fondate.

Proprio per questo lo Studio Legale Rossi esegue con te questi tre step:

Primo incontro conoscitivo per analizzare attentamente il caso

Ricerca di tutte gli elementi a tuo favore

Strategia strutturata per contrastare l’accusa

Primo incontro conoscitivo per analizzare attentamente il caso

Ricerca di tutte gli elementi a

tuo favore

Strategia strutturata per

contrastare l’accusa

Ricorda che per raggiungere il tuo obiettivo ogni passo è importante e ogni giorno è cruciale per avere una posizione più forte di fronte all’accusa!

Per iniziare a difenderti oggi stesso ti basta compilare il form di contatto, sarai ricontattato da un nostro collaboratore per fissare un appuntamento direttamente con l’Avv. Livia Rossi.

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I benefici di una difesa solida e coerente

Impostare una strategia difensiva chiara fin dall’inizio significa aumentare le probabilità di uscirne nel miglior modo possibile, evitando:

Un eccessivo clamore mediatico

Soprattutto negli ultimi anni, i casi di reati da Codice Rosso hanno infiammato l’opinione pubblica rendendo complicato mantenere la questione su un piano strettamente legale e non di sentimento popolare.

Ulteriori perdite di tempo

La tempestività dell’azione è un aspetto fondamentale. Non aspettare di essere messo alle strette, agisci fin da subito con il supporto di un avvocato e chiarisci il prima possibile la tua posizione. Spesso, la tempistica fa la differenza tra una causa vinta e una causa persa, soprattutto in questo ambito.

Una gestione emotiva del caso

So per certo quanto un'accusa di reato da Codice Rosso possa essere stressante, per molti si tratta di un vero e proprio shock e magari è così anche per te. Ma gestire “di pancia” questo genere di casi significa fare errori che ai fini del processo possono avere una rilevanza enorme. Lascia che sia un Legale esperto ad agire per conto tuo, delegando così non solo le azioni legali, ma anche ansia, stress ed evitando un eccessivo coinvolgimento.

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Altre testimonianze dei nostri clienti

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I nostri risultati

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Il giudice

archivia il procedimento senza arrivare al dibattimento

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma -

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Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Il giudice

assolve i nostri assistiti perché il fatto non sussiste

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma -

Il giudice assolve i nostri assistiti perché il

fatto non sussiste

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Il giudice

assolve il nostro assistito perché il fatto non sussiste

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma -

Il giudice assolve il nostro assistito perché il fatto non sussiste

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - il fatto

non sussiste e il giudice assolve il nostro assistito

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma -

Il fatto non sussiste e il giudice assolve

il nostro assistito

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Procedimento

archiviato senza arrivare al dibattimento

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Procedimento archiviato senza arrivare

al dibattimento

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Il giudice

dichiara "non luogo a procedere" nei confronti del nostro assistito

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma -

Il giudice dichiara "non luogo a procedere"

nei confronti del nostro assistito

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Il giudice

assolve il nostro assistito perché il fatto non costituisce reato

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma -

Il giudice assolve il nostro assistito perché il fatto non costituisce reato

Estratto di sentenza del Tribunale di Roma - Il giudice dichiara non luogo a procedere nei confronti del nostro assistito perché il fatto non sussiste